Il Delicato Passaggio dal Nido alla Scuola dell’Infanzia: Un Tempo di Crescita, Cura e Ascolto
- tfrancesconi
- 19 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia rappresenta uno dei primi grandi cambiamenti nella vita di un bambino. È un momento ricco di emozioni, scoperta e nuove sfide, che coinvolge non solo i più piccoli, ma anche le loro famiglie e gli educatori. Accompagnare questo passaggio con delicatezza è fondamentale per permettere al bambino di vivere questa transizione in modo sereno, sentendosi sostenuto e accolto.
Un cambiamento che parla di crescita
Intorno ai due-tre anni, i bambini iniziano a mostrare segnali di maggiore autonomia: camminano con sicurezza, parlano meglio, esprimono desideri e bisogni in modo più articolato. Questo è il tempo in cui si apre la porta della scuola dell’infanzia, un ambiente più strutturato, con tempi, spazi e relazioni diversi rispetto al nido.
Il nido è spesso vissuto come un “nido” anche in senso metaforico: un luogo protetto, familiare, dove le routine sono morbide, i gruppi ristretti e la relazione molto contenitiva. Il passaggio alla scuola dell’infanzia può essere vissuto come un piccolo salto nel vuoto, soprattutto se non è accompagnato con attenzione.
Cosa cambia per il bambino
Alla scuola dell’infanzia, il bambino si confronta con:
Spazi più ampi e un po' meno intimi
Gruppi più numerosi
Tempi più strutturati e attività più complesse
Nuove figure di riferimento
Tutto questo può generare entusiasmo, ma anche disorientamento o fatica. È importante ricordare che ogni bambino vive questo passaggio a modo suo, con tempi e bisogni diversi. Per alcuni l’inserimento sarà rapido e naturale, per altri potrà essere più lungo, richiedendo pazienza e disponibilità all’ascolto.
Il ruolo degli adulti: accoglienza e continuità
In questo delicato momento, la presenza empatica degli adulti è centrale. Educatori e insegnanti possono collaborare per garantire una continuità educativa, valorizzando ciò che il bambino ha già vissuto al nido e presentando la nuova esperienza come un’evoluzione, non una rottura.
Per aiutare il bambino a sentirsi al sicuro, è importante:
Favorire momenti di passaggio graduale (incontri di ambientamento, visite alla nuova scuola, scambio tra educatrici e insegnanti).
Mantenere alcune routine familiari (saluti, orari, oggetti transizionali).
Comunicare con le famiglie in modo aperto, rassicurante e non giudicante.
Anche per i genitori è un passaggio
Non dimentichiamo che anche per mamma e papà questo è un momento significativo. Il bambino cresce, prende il volo verso nuove esperienze, e i genitori sono chiamati a fidarsi, a lasciar andare un po’ di più, mantenendo però un legame saldo e presente. Accogliere anche le emozioni degli adulti – dubbi, paure, nostalgia – aiuta a costruire un clima educativo basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Un’opportunità preziosa
Se accompagnato con cura, il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia può diventare un’occasione straordinaria di crescita: per il bambino, che sviluppa nuove competenze relazionali e cognitive, ma anche per le famiglie e per i professionisti dell’educazione, che imparano ogni giorno l’arte di osservare, sostenere e lasciar fiorire.
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